La promozione delle Ferrovie dello Stato che prometteva una caramella a tutte le donne in occasione della festa dell'8 marzo si è risolta in un disastro mediatico ed è stata cancellata frettolosamente, ma non era del tutto priva di senso.
Non è infatti sempre necessario fare grandi promesse per raggiungere degli obiettivi di marketing in termini di fatturato o di reward; la maggior parte delle raccolte punte attribuiscono premi di modico valore (una tazza, un cappellino...) a fronte di una spesa sostenuta dal consumatore di 100 volte superiore.
La promozione deve però essere tecnicamente strutturata in maniera corretta.
Qui si prometteva alle donne che PARTIVANO CON FS + VIAGGIAVANO IN EXECUTIVE e/o ACQUISTANO UN MENU PARTICOLARE e/o USUFRUISCONO DEL BAR e/o USUFRUISCONO DEL RISTORANTE di ricevere una caramella, presumibilmente ricevuta in co-marketing.
Tecnicamente questo si chiama un regalo a fronte di acquisto ed è un'operazione a premi a tutti gli effetti. Si invita i clienti a comprare qualcosa in più in cambio di un premio. E il premio è ridicolo. Disastro mediatico.
Quali erano in realtà gli obiettivi del marketing? Probabilmente solo fare una coccola in un giorno particolare alle donne che avevano già scelto di viaggiare con loro; questo obiettivo aveva forti vincoli di budget sicché si è cercato - ritengo - dei premi in comarketing.
La prima considerazione era che quindi non bisognava comunicare l'operazione con la forma di una manifestazione a premi. O premi TUTTE le donne o.... rinunci all'iniziativa
Questa attività non è stata comunque a costo zero. Pensiamo solo ai costi per far arrivare le caramelle su tutti i treni, alla formazione da dare agli operatori.... Un investimento c'è stato e allora tanto vale farla fruttare.
Sarebbe bastato associare alla "caramella" un semplice concorso a premi. La dinamica sarebbe stata questa: TUTTE LE DONNE CHE VIAGGIANO L'8 MARZO CON NOI: 1) riceveranno una caramella; 2) parteciperanno all'estrazione di un weekend benessere per due persone.
Funziona? Si; funziona.
Di quanto cresce il costo? Abbiamo le pratiche per un concorso+ una pagina internet dove registrarsi + un'estrazione a sorte (notaio) + un weekend benessere.
Quanto può costare tutto ciò? Pochissimo; meno di 3.000 euro "chiavi in mano".
Ne sarebbe valsa la pena? Sicuramente si.
Cogliamo quindi l'occasione per ricordare che l'apporto di un'agenzia come Sprilia, specializzata in concorsi ed operazioni a premi, può valere tantissimo. Una promozione o la si fa bene o è meglio non farla. In questa seconda ipotesi noi avremo lavorato per nulla (la nostra consulenza è sempre gratuita) ma... ci rifaremo la prossima volta. Quando si lavora bene c'è sempre una "prossima volta".