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Qual è il concorso più amato dagli italiani e perché proprio il “gratta e vinci”?

I concorsi basati sul “gratta e vinci sono ancora estremamente graditi a tutti.

Sono quelli nei quali, a seguito di un acquisto si riceve un cartoncino con un riquadro mascherato da una vernice di solito argentata; rimuovendo la vernice con una moneta si scopre subito se è stato vinto un premio.

 

I motivi di questo gradimento sono molteplici. Tra questi:

Il fatto che tantissime persone ogni giorno comprano un “grattaevinci” in tabaccheria sperando di vincere dei soldi; ciò li rende quasi sinonimo di “opportunità” e di “speranza”

-          La possibilità di scoprire subito se si è vinto un premio

-          La sensazione che vincere un premio sia un’eventualità concreta, che sia effettivamente possibile

-          La fisicità del gesto, che costituisce un rituale e un momento di gioco.

-          E’ qualcosa che possono fare tutti; questo lo rende particolarmente apprezzato dalle persone più mature che possono sentirsi respinte da meccaniche più tecnologiche.

Eppure, pur essendo così apprezzata, non è una meccanica concorsuale molto diffusa, a parte quelli messi in commercio dai Monopoli di Stato.

Ci sono infatti varie complessità specifiche a cui fare attenzione; tanto per fare un esempio, già il nome “gratta e vinci” non può essere utilizzato perché è un marchio depositato.

Ci sono poi alcuni problemi tecnici da considerare con attenzione.

 

Volendo creare un concorso di questo tipo, comunque, sarà necessario:

-          Definire quali e quanti premi sono previsti

-          Produrre un database di codici/messaggi che comunicano la vincita o invitano a giocare ancora. I codici dovranno essere opportunamente miscelati.

-          Progettare bene la comunicazione, che andrà suddivisa tra il grattaevinci e gli eventuali altri messaggi (totem, display, poster) che potranno essere previsti.

-          Produrre i grattaevinci, attività riservata a tipografie specializzate e un po’ più costosa di quanto forse ci si aspetterebbe.

-          Prevedere la procedura di consegna dei premi e di registrazione dei vincitori

Ovviamente andranno poi fatte le attività tipiche di un concorso a premi, come il regolamento, la cauzione, ecc.

 

Bisogna prestare particolare attenzione ai seguenti aspetti:

A) LA QUANTITA’ DI GRATTA E VINCI CHE SI VA A PRODURRE

Tutti quelli che nel periodo del concorso fanno una certa azione, per esempio acquistano un certo prodotto, devono ricevere una cartolina gratta e vinci.

Se si sbagliano i calcoli e se ne producono troppo pochi bisognerà:

1- Stampare altri cartoncini conservando la stessa percentuale di catoncini vincenti che c’era nella prima produzione

2- Incrementare il montepremi sulla base dei premi aggiunti, e quindi integrare la cauzione (se vuoi sapere cos’è scrivimi) e depositare il tutto presso il ministero, almeno 15 gg prima che i cartoncino siano resi disponibili ai punti vendita. Sono tempi molto complicati da gestire.

3- Comprare fisicamente i nuovi premi

 

B) LA PROCEDURA DI CONSEGNA DEI PREMI

Bisogna tener traccia del fatto che chi ha trovato un grattaevinci fortunato abbia effettivamente ricevuto il suo premio. Essendo una meccanica cartacea bisognerà definire con chiarezza la procedura e, se i premi possono essere consegnati immediatamente, far firmare fisicamente una manleva da conservare con cura.

Se invece i premi vanno spediti in un secondo tempo bisognerà definire la procedura, auspicabilmente assistita da un software, e raccogliere i dati del cliente.

 

C) GESTIONE DEI GRATTAEVINCI AVANZATI

I grattaevinci avanzati, cioè non distribuiti a i clienti, dovranno essere ritirati e consegnati al funzionario per la chiusura del concorso e poi distrutti

 

D) GESTIONE DEI PREMI NON ASSEGNATI

I premi non assegnati, ricavabili per esclusione dalle registrazioni di cui parlavamo sopra, dovranno essere dati in devoluzione o, se possibile, sorteggiati tra i partecipanti.

 

Insomma: bisogna mettere in atto una serie di accortezze che fanno spessissimo preferire altre meccaniche.

 

In molti casi è però la soluzione migliore.

Lo fanno più facilmente le aziende che hanno dei lotti di produzione con quantità definite, oppure facilmente identificabili mediante l'imballo. Capita quindi di vederlo in GDO, per esempio lo vediamo sulle acque minerali, che inseriscono la cartolina nei cartoni.

 

  

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